
Quel lavoro di formica e di cavallo che è una traduzione. Quel lavoro che deve combinare la minuziosità di una formica e l’impeto di un cavallo. (Natalia Ginzburg)
Tradurre vuol dire provare e fallire, riprovare e fallire sempre meglio. (Samuel Beckett)
Frasi di questo tipo, che sottolineano l’importante compito, la difficoltà e la sostanziale impossibilità della traduzione, si trovano in abbondanza nella storia e nella critica letteraria. Probabilmente perché la letteratura si basa sul “così e non diversamente”, sul “come” dell’espressione, che è diverso in ogni lingua e fa sì nessuna sia mai completamente sovrapponibile ad un’altra. La convinzione che una traduzione possa solo tradire l’originale (traduttore traditore) è di conseguenza molto radicata. Eppure, la letteratura viene costantemente e instancabilmente tradotta in tutte le lingue del mondo. Per necessità, perché senza traduzione non ci sarebbe la letteratura mondiale, e per fornire uno sbocco alla produzione letteraria delle comunità linguistiche più piccole, che senza traduzione rimarrebbe solo un codice segreto. Ma anche perché, evidentemente, c’è un numero sufficiente di persone che si appassionano alla traduzione della letteratura, nonostante il fatto che tradurre sia un lavoro noioso, ingrato, che mette costantemente a nudo le proprie inadeguatezze e che, come tutti sappiamo, è mal pagato. Cosa le spinge? L’interesse ad acquisire conoscenze e, non da ultimo, il brivido di voler risolvere gli enigmi insiti nelle parole e nelle frasi.
Se siete una di queste persone intrepide e nutrite una particolare curiosità per le lingue, se vi interessa scoprire i molti strati dei loro diversi significati e riflettere sulle loro origini e connessioni, se vi piace confrontare le lingue e indulgere nel gioco mentale di trovare l’equivalente più riuscito, se preferite condividere questa esplorazione con altre e altri piuttosto che rimuginare in solitudine alla vostra scrivania, o se lavorate già nel campo della traduzione ma non avete mai osato tradurre letteratura e volete cogliere l’opportunità, allora ZeLTlectio. School of Literary Translation di Bressanone è il posto giusto per voi.
Sotto la guida di rinomate specialiste di traduzione letteraria e attraverso lo scambio con colleghe e colleghi e protagonisti del mondo letterario potrete lavorare in gruppo alla traduzione di testi letterari. L’obiettivo è quello di pubblicare le traduzioni finali presso una casa editrice o una rivista, in modo da fornire alle e ai partecipanti un primo importante tassello nel loro curriculum di traduttrici/traduttori letterari.
A coronamento di due anni di progettazione, la ZeLTlectio.Scuola di traduzione letteraria prenderà il via nel settembre 2025 con la sua prima edizione in collaborazione con l’Accademia Cusanus. L’offerta formativa si articolerà su un periodo di un anno e mezzo con tre classi parallele nelle combinazioni linguistiche tedesco->italiano, italiano->tedesco e ladino<->tedesco o italiano. Trovate informazioni dettagliate alla voce teaching tools di questo sito.
Chi avesse ancora domande o fosse specificamente interessato alla possibilità di borse di studio e sovvenzioni per coprire i costi di partecipazione può collegarsi online al Q&A che si terrà il 28 maggio alle ore 18.00. La registrazione avviene tramite questo link. Volentieri vi possiamo fornire informazioni anche per telefono (+39 333 48 03 530) o per e-mail (lectio@zelt-lab.eu).